Il Feedback: cos’è, come funziona e come utilizzarlo al meglio
Che cos’è il feedback
- Quando diamo un feed-back negativo, o correttivo, vogliamo indirizzare la persona a variare il proprio comportamento, per migliorare qualcosa che ha fatto ma che poteva essere fatta meglio;
- quando invece il nostro feed-back è positivo, o rinforzante, il messaggio è: “Va bene, continua così”.
Feed-back positivo e negativo
- negativo o di riequilibrio
- positivo o di rafforzamento
Qualsiasi cambiamento può essere compreso come il tentativo di conservare una certa costanza, e ogni costanza viene conservata mediante il cambiamento. (G. Bateson)
- Soddisfazione della sete ed equilibrio dei fluidi corporali
- Condizionatore d’aria
- Livello di zuccheri nel sangue
- Rapporto tra domanda e prezzo di un bene/servizio
- Valanghe
- Popolazione e numero delle nascite
- Debiti bancari
- Fiducia in se stessi
- Reazioni nucleari
Per identificare le dinamiche causali nei sistemi complessi, si può utilizzare lo strumento della Griglia sistemica che permette di rappresentare ed analizzare i meccanismi di feedback positivi e negativi.
La capacità di ricevere feedback
Saper ricevere ed utilizzare un feed-back è forse più importante che saperlo dare. Dare e ricevere feedback è fondamentale per la consapevolezza di se e degli altri e per il miglioramento delle relazioni con se stessi e con gli altri.
- quadrante – area pubblica: quello che so di me che anche gli altri sanno
- quadrante – area privata: quello che so di me che gli altri non sanno
- quadrante – area cieca: quello che gli altri sanno di me che io non so.
- quadrante – area ignota: quello che né io né gli altri sappiamo di me
La capacità di accettare il riscontro che gli altri ci forniscono o che noi forniamo agli altri, è in relazione al 3° quadrante, cioè all’area Cieca.
Le convinzioni profonde di cui una persona non ha consapevolezza, a volte, possono essere evidenti per coloro che conoscono bene quella persona. Si possono desumere dai comportamenti, dalle emozioni, dagli atteggiamenti, da ciò che in questa persona è ripetitivo e soprattutto dai problemi ricorrenti che incontra. La persona vive “come se fosse convinta che…” , “si relaziona come se le cose fossero…”.
Per approfondire la Finestra di Johari potete leggere il post Indossiamo tutti una maschera?, dove abbiamo scritto:
Possiamo aumentare la nostra consapevolezza circa quello che gli altri sanno di noi e che noi non sappiamo, decidendoci ad accettare feedback che ricorrentemente ci sono stati dati dagli altri, e che noi non abbiamo mai accettato. Probabilmente, se un certo feedback ci è stato dato più volte, magari da persone diverse, ha un fondamento di verità. Forse non è stato detto con le parole giuste, forse non è vero del tutto, forse non è vero sempre, ma se molte persone pensano la stessa cosa di noi un perché ci sarà. Possiamo chiederci: “Cosa succederebbe se accettassi questo feedback?”
Quando un uomo ti dice che sei un cavallo, ridi di lui.
Quando due uomini ti dicono che sei un cavallo, riflettici.
Quando tre uomini ti dicono che sei un cavallo farai meglio a comprarti una sella.
(proverbio ungherese)
Naturalmente non è detto che ogni feedback che riceviamo sia utile: se non lo è, possiamo lasciarlo cadere.
Ma nascondere alcuni aspetti di noi che non ci piacciono, ed impegnarsi nel respingere i riscontri relativi, richiede una grande energia.
Per utilizzare nel modo migliore i feedback che riceviamo occorre tralasciare gli aspetti di giudizio che contengono, per focalizzarci sugli aspetti di descrizione.
Spesso un feedback negativo fa reagire chi lo riceve, innescando un ping pong interminabile.
- qualcun altro mi ha già dato un feedback simile?
- che cosa succederebbe se accettassi questo feedback?
- qual è la direzione che questo feedback mi suggerisce di seguire?
- come potrei utilizzarlo?
Se ignoriamo sistematicamente i feedback che riceviamo, sarà la vita stessa a darcene uno: e quello non potremo ignorarlo.
Come dare feedback efficaci
Innanzitutto, il feedback efficace deve descrivere, non giudicare. Quanto più la nostra descrizione è dettagliata e precisa, tanto più il feedback sarà efficace e utilizzabile da chi lo riceve.
Gli elementi che si discostano dall’asse della descrizione e vanno nell’asse del giudizio sottraggono valore.
L’aspetto più importante, quando diamo un feed-back, è essere consapevoli delle nostre intenzioni. I feed-back efficaci sono quelli ispirati dall’intenzione di aiutare la persona a migliorare. Se l’intenzione è punire o umiliare, non verrà accolto dal nostro interlocutore.
Alcune regole generali perché il feed back sia efficace sono:
- è espresso in positivo (cosa fare, e non cosa non fare)
- riguarda le azioni, non gli atteggiamenti o la personalità;
- si riferisce a obiettivi precisi;
- è rivolto al futuro;
- è tempestivo e continuativo;
- è un processo a due vie.
Il feedback in ambito professionale
La convinzione di possedere le capacità di gestire la relazione e le conseguenze positive e negative associate alla restituzione del feedback è un elemento fondamentale.
Nelle condizioni di buona formazione, abbiamo visto che il feedback deve riferirsi ad obiettivi precisi.
Un altro aspetto di particolare importanza riguarda la qualità della relazione con la persona cui stiamo restituendo un feedback. A seconda che la relazione sia positiva o assente/negativa, le conseguenze saranno molto diverse.