La compassione nel counseling
La compassione consiste nella partecipazione alla sofferenza degli altri, accompagnata dal desiderio di intervenire per alleviarla. Offrire compassione abbassa i livelli di stress e rilassa il corpo. Riceverne rende più forti, permette di riprendere fiato e ritrovare l’equilibrio e le energie per andare avanti.
Attributi e abilità della compassione
Per la Compassion Focused Therapy (CFT) la compassione è definita da specifici attributi e capacità che si possono definire come segue:
- Cura per il benessere: la motivazione a prendersi cura di sé e dell’altro per alleviare il malessere e facilitare il miglioramento.
- Sensibilità: verso lo stress e i bisogni, essere in grado di riconoscere e distinguere i sentimenti e i bisogni di sé e dell’altro
- Simpatia: essere coinvolti emotivamente dai sentimenti e dal malessere
- Tolleranza dell’angoscia: essere in grado di contenere, rimanere connessi e tollerare alti e complessi livelli di emozioni invece di evitare, avere paura, allontanarsi, chiudersi, contraddire, invalidare o negare
- Empatia: lavorare alla comprensione dei significati, delle funzioni e delle origini del mondo di un’altra persona, in modo che possa essere visto dal suo punto di vista. L’empatia richiede impegno, non richiede la simpatia.
- Non-giudizio: essere non giudicanti significa non condannare, criticare, rifiutare o far vergognare. Tuttavia, il non-giudizio non significa non scegliere, ma imparare a vivere il momento così com’è. Questo non significa non avere preferenze, ad esempio preferendo che il mondo fosse meno crudele e più compassionevole.
Questi attributi e capacità possono essere allenati, allo scopo di sviluppare una relazione con se stessi e con gli altri compassionevole, che serve a placare un dialogo interno e una ruminazione fatta spesso di senso di colpa, autocritica, accusa, …
Si tratta di un approccio, di un modo di essere e di fare delle relazioni di aiuto tali da farci sentire rassicurati, soddisfatti e al sicuro. Questo è molto importante, soprattutto con le persone con alti sensi di vergogna e autocritica, che:
- possono avere enormi difficoltà ad essere gentili e compassionevoli con se stesse
- sono molto sensibili a minacce di rifiuto o di critica dal mondo esterno
- sperimentano come ostili sia il mondo esterno che quello interno
- possono trovare molto difficile generare sentimenti di cordialità, sicurezza o calore nelle loro relazioni con gli altri e se stessi
- spesso hanno avuto esperienze di abuso, bullismo, abbandono e / o mancanza di affetto
- ….
La pratica della compassione è un modo per rassicurare, per aiutare a sentirsi più sicuri e soddisfatti, per sviluppare calore nelle relazioni, per adottare sentimenti e stili di relazioni sociali accoglienti.
La compassione è tanto più necessaria quanto più viviamo in una società in cui siamo sottoposti a continue sfide, minacce, incertezze, sollecitazioni, competizioni, che generano, in noi e negli altri, aspettative di successo, capacità di adattamento, performance eccellenti, guidate e ispirate, in gran parte, dal senso del dovere.
I Sistemi di regolazione emotiva
In una situazione del genere in cui siamo costantemente eccitati, allarmati, controllanti, preoccupati di evitare eventi negativi, i sistemi di regolazione emotiva che entrano maggiormente in azione sono:
- il sistema difensivo, di protezione dalle minacce, che ci spinge ad agire per fare qualcosa contro i pericoli, per proteggerci, e che induce comportamenti come lotta, fuga e sottomissione
- il sistema di esplorazione e ricerca, che ci spinge a cercare le risorse che ci servono per sopravvivere e per stare bene.
Questi due sistemi sono incessantemente al lavoro, e non è facile trovare una sintesi tra queste due istanze, spesso conflittuali e divergenti fra loro.
L’accresciuta sensibilità e iperattività dei sistemi di protezione dalle minacce e/o dei sistemi di ricerca e esplorazione è un problema comune nelle persone con elevati sensi di vergogna e autocritica. Queste persone trovano difficile sentirsi contenti o al sicuro con se stessi, e nelle relazioni interpersonali.
Ne risulta che per raggiungere l’obiettivo di sicurezza:
- Alcune persone adottano strategie di risposta remissive, che le portano a percepirsi come inferiori rispetto agli altri, a sentirsi ansiosi e insicuri, ad evitare il conflitto. Queste risposte possono aumentare la loro vulnerabilità all’ansia e alla depressione, abbassare la loro autostima e interferire con la loro capacità di perseguire gli obiettivi della vita.
- Altre persone adottano una strategia di risposta orientata al lavoro, alla competitività, alla ricerca di status, di beni materiali, del successo, di risultati per sentirsi al sicuro ed evitare sentimenti di rifiuto, subordinazione o inferiorità. Spesso questa strategia confonde l’avere, l’acquisizione di ricompense, risorse e risultati, con l’essere (Come trovare un senso alla vita)
Il Counseling incentrato sulla compassione considera i sintomi e le difficoltà come tentativi per ottenere la sicurezza, perciò i sintomi non sono una colpa, ma sono frutto di strategie per la sicurezza.
Il Sistema di contentezza e affiliazione: la pace e il benessere
Questo modo di intendere i sintomi ha lo scopo di sviluppare una maggiore tolleranza e comprensione verso se stessi, e di diminuire le critiche e il senso di colpa.
La TFC non si propone solo di disattivare, disinnescare l’attività del sistema di difesa e protezione dalle minacce e dai pericoli, ma, attraverso la cura e la gentilezza, intende alimentare il sistema di contentezza e affiliazione sociale, come il comportamento premuroso e la vicinanza fisica del genitore suscita un effetto calmante sul bambino.
La contentezza è associata a un senso di pace, benessere e quiescenza – uno stato di “non ricerca”.
Anche gli animali, quando non devono essere attenti o affrontare minacce e pericoli e hanno risorse sufficienti, possono entrare in uno stato di appagamento, sentendosi soddisfatti.
La contentezza che ha qualità calmanti è associata a:
- una “calma” positiva
- ad affetti positivi
- segnali di cura e gentilezza
- sentimenti di benessere
- sentimenti di affiliazione e appartenenza sociale
- fiducia e sensazione di sollievo e calma all’interno delle relazioni
- sicurezza e connessione sociale
L’approccio incentrato sulla compassione e l’allenamento della mente compassionevole sono diretti a facilitare lo sviluppo del sistema rilassante e di sicurezza sociale legato all’affetto e alla gentilezza.
Il punto chiave è riconoscere l’importanza del comportamento di cura nello stimolare il sistema lenitivo e di sicurezza, e quindi alleviare l’eccessiva eccitazione e la minaccia di stress nell’individuo che riceve assistenza.
Il ruolo della compassione è quindi quello di aiutare il cliente a sperimentare la sicurezza nelle sue interazioni, a sentirsi al sicuro con ciò che viene esplorato e a sostituire l’auto-criticismo con l’auto-gentilezza.