Life Coaching: come raggiungere i tuoi obiettivi e sviluppare le tue potenzialità
Abbiamo tutti desideri che vorremmo trasformare in realtà.
Abbiamo tutti speranze che ci piacerebbe concretizzare.
Abbiamo tutti potenzialità che potremmo sviluppare, se ce ne dessimo la possibilità.
E’ per questo che il Life Coaching incontra le aspettative di tanti: perché aiuta a realizzare obiettivi e a sviluppare le proprie potenzialità.
Noi crediamo che le persone abbiano a disposizione tutte le “risorse” che servono per poter riuscire con successo nei diversi ambiti della vita. Conseguentemente l’obiettivo che ci poniamo è di far emergere ed attivare tali risorse in maniera finalizzata.
A tutti è capitato, in qualche occasione, di riuscire ad attingere a risorse che neppure sapevano di possedere, andando ben oltre le aspettative proprie e degli altri.
Per accedere a queste risorse occorre rimuovere i blocchi e i conflitti interiori (come la scarsa fiducia in se stessi, la paura del fallimento, l’incapacità a prendere decisioni) che impediscono alle persone di svilupparsi e di raggiungere i propri obiettivi.
Non trattate le persone per come sono, trattatele per come vorreste che fossero. (Milton Erickson)
Il Life Coaching si differenzia del Business Coaching, che è totalmente orientato alla sfera professionale. Hanno però molti punti in comune: infatti i modelli e gli strumenti utilizzati dal Life Coach e dal Business Coach sono pressappoco gli stessi, o molto simili.
Il Life Coaching è focalizzato sulla vita del cliente, sul raggiungimento dei suoi obiettivi e sul suo livello di soddisfazione. Gli obiettivi del cliente possono anche riguardare l’ambito professionale, ma il focus è sul complesso delle sue relazioni con se stesso e con i vari ambiti della sua vita, come ad esempio:
- Relazioni familiari
- Relazioni interpersonali
- Relazione con se stessi
- Salute e cura di sé
- Gestione del tempo
- Gestione delle emozioni
- Equilibrio tra vita privata e lavoro
- Crescita personale
- Lavoro e crescita professionale
Inoltre il Life Coaching aiuta le persone ad affrontare una serie di circostanze ed attività che possono presentarsi nel passaggio da una fase della propria vita a quella successiva.
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.
Come nasce il Coaching
Timothy Gallwey è stato il primo a capire che ogni partita si gioca sul campo della mente prima che su quello sportivo. In pratica, gli sportivi hanno un “avversario interno”, i limiti che la mente impone. Gallwey identificò l’avversario interno con la parte di noi che pensa troppo, che eccede nell’analisi e ce la mette tutta per vincere. Ed è proprio questo sforzo eccessivo che viene a frapporsi all’azione vera e propria.
C’è sempre una partita interiore che è giocata nella tua mente qualsiasi sia la partita che stai giocando. Il modo con cui affronti questa partita fa la differenza fra il successo e il fallimento. (Timothy Gallwey)
In questo modo ha messo in luce l’essenza del Coaching:
- Liberare le potenzialità di una persona perché riesca a portare al massimo il suo rendimento
- Aiutarla ad apprendere piuttosto che limitarsi ad impartirle insegnamenti
Un coach è in grado di aiutare un giocatore a rimuovere o ridurre gli ostacoli interiori e questo porterà un’inaspettata abilità naturale sia nell’apprendimento che nella pratica dello sport, senza bisogno di chissà quali input tecnici da parte del coach. (John Whitmore)
Il contributo di T. Gallwey è stato in seguito valorizzato da John Whitmore, uno dei fondatori del Coaching, che ha proposto il Modello GROW:
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Modello Grow |
Il gioco interiore del tennis. Come usare la mente per raggiungere l’eccellenza |
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Coaching. Come risvegliare il potenziale umano nella vita professionale e personale |
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Tuttavia, qualcosa di molto simile a ciò che oggi definiamo “coaching” era già presente nell’antichità.
Il metodo utilizzato nelle sessioni di coaching, infatti, è in un certo senso simile al dialogo socratico.
o due strumenti:
- Ironia
- Maieutica
di Socrate, che si mostrava ignorante in
merito a ogni questione da affrontare, costringendo l’interlocutore a
giustificare e a spiegare ciò che diceva nei minimi dettagli (il che lo conduceva a
comprendere l’infondatezza di molti suoi presupposti, o il loro carattere di semplice opinione personale). Il
risultato finale era di demolire i presupposti
erronei e le credenze limitanti. In pratica, le intenzioni e i risultati dell’ironia socratica non erano molto diversi da quelli del metamodello PNL .
significa “arte della levatrice” o “dell’ostetricia”)
serviva per far “tirar fuori”
all’allievo pensieri e punti di vista assolutamente personali. Socrate si comportava in modo molto diverso dai sofisti, che volevano imporre le proprie vedute agli
altri con la retorica e l’arte della persuasione.
Caratteristiche del Coaching: chi è il Coach e che cosa fa
Il Coaching e il Life Coaching sono professioni non regolamentate, ai sensi della legge 4/2013. Perciò non occorrono requisiti particolari per esercitarla. Esistono però delle Associazioni che richiedono ai propri membri l’adesione ad un codice deontologico e un determinato livello di preparazione: noi siamo associati a IANLP e ICF.
Il Life Coaching, pur utilizzando delle tecniche consolidate, non prevede metodi o modelli standardizzati per la risoluzione dei problemi dei clienti. In ogni caso l’obiettivo è quello di sviluppare le risorse del cliente, per cui il Coach non fornisce soluzioni ai problemi e non dispensa consigli.
A volte non sarebbe neppure in grado di farlo, in quanto la soluzione di determinati problemi presupporrebbe competenze tecniche che non necessariamente il Coach possiede.
Cosa accade in un percorso di Life Coaching
Il primo passo per impostare un Life Coaching efficace è instaurare una relazione di reciproca fiducia, che permetta al Coach di essere comprensivo nei confronti delle debolezze del cliente ma allo stesso tempo permetta di essere molto diretto quando questo si rende utile.
Una delle prime domande che viene posta è: si tratta di un problema da risolvere o di un obiettivo da raggiungere?
In entrambi i casi, occorre definire lo stato presente e lo stato desiderato.
La definizione degli obiettivi è un punto particolarmente delicato. Innanzitutto occorre formulare l’obiettivo in modo corretto. L’obiettivo deve essere ecologico, cioè deve collocarsi senza conseguenze negative nella vita del cliente, senza nuocergli, senza nuocere a sue “parti interne” o al contesto in cui è inserito.
Occorre poi definire un piano d’azione che permetta di raggiungere lo stato desiderato: possiamo farlo analizzando le tentate soluzioni disfunzionali, stabilendo un percorso fatto di piccoli passi, o con altre tecniche ancora.
La definizione del piano d’azione tiene conto degli specifici ostacoli che il cliente incontra: convinzioni limitanti, parti interne immature, schemi ricorrenti disfunzionali. In questo processo l’utilizzo di tecniche di PNL e di Mindfulness sono fondamentali.
Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta. (Henry Ford)
Durante gli incontri il Coach rivolge domande al Cliente finalizzate a scoprire comportamenti disfunzionali, a distinguere ciò che funziona da ciò che non funziona, a scoprire soluzioni che si stanno già verificando, a formulare obiettivi, a svelare risorse non utilizzate.
Da leggere:
Il Coaching e il potere delle domande
Modelli di Leadership
La domanda del miracolo nel Coaching
Life Coaching e motivazione
In certe circostanze siamo del tutto focalizzati su ciò che vogliamo ottenere. Ad esempio, quando rischiamo di perdere qualcosa di davvero importante, come un lavoro, una relazione, la salute.
Prepararci per superare un esame, o per un impegno di lavoro importante, a cui teniamo, può procurarci una sferzata di energia che ci rende possibile impegnarci al 100% per il tempo necessario. In parte, questo altissimo livello di motivazione deriva dalla consapevolezza che il tempo a disposizione è limitato e dobbiamo utilizzarlo al meglio.
Non appena l’obiettivo è raggiunto il senso di urgenza svanisce, e ritorniamo al nostro usuale livello di attivazione.
Ma, sotto sotto, la maggior parte di noi convive con la costante paura di stare sciupando la propria esistenza. L’incredibile numero di distrazioni offerte dal consumismo ci aiuta a tenere a bada questo timore (Barry Michels)
Abbandoniamo diete, propositi di tenerci in forma, di dedicarci a qualcosa che ci appassiona. Spesso avremmo bisogno di ritrovare quel tipo di determinazione: per alzarci presto al mattino, per concentrarci in presenza di distrazioni, per trattenerci dal cedere a cattive abitudini. Uno dei compiti del Life Coaching è aiutare il cliente a trovare quel tipo di motivazione e di determinazione.
In realtà non è vero che di tempo ne abbiamo poco, piuttosto ne sprechiamo tanto. La vita che ci è data è lunga a sufficienza per compiere grandissime imprese, purché sia spesa bene; ma se viene dissipata nel lusso e nell’ignavia, se non la si impiega utilmente, solo quando giungiamo all’inevitabile fine ci rendiamo conto che è trascorsa senza quasi se ne accorgessimo (Seneca, La brevità della vita)