I Valori: alla radice di decisioni e scelte
Che cos’è importante per te?
La tua risposta a questa domanda, in qualsiasi ambito tu voglia ambientarla (cos’è importante in un lavoro? cos’è importante in una relazione?), definisce un tuo valore in quell’ambito.
Un “tuo” valore, perché i valori sono soggettivi. Probabilmente, quando pensi alle cose e alle attività che altri apprezzano, ti capiterà di non riuscire a trovarci alcun senso.
Ci sono persone che sono ben contente di spendere tempo e denaro per fare quello che tu non faresti per nessun motivo, e, similmente, molte persone non sarebbero disposte a dedicarsi alle attività a cui ti dedichi tu.
La nostra scala di valori e la sua auto-organizzazione
Valutiamo positivamente le esperienze che ci fanno star bene e negativamente quelle che ci fanno star male, definendo così i nostri valori. Dato che sono molti gli eventi e le cose che hanno importanza per noi, ciascuno di noi avrà molti valori.
Noi crediamo ai nostri giudizi di verità, siamo fedeli ai nostri assunti etici e scegliamo sulla base dei nostri criteri estetici, e non lo facciamo per scelta o ideologia, ma solo per il semplice fatto che giudicare e scegliere è la stessa cosa che pensare e vivere. (Carlo Rovelli)
Problemi e conflitti di valori
Per qualcuno il piacere e il divertimento sono così importanti da non permettergli di concludere niente. Per altri, il successo è così importante che non riescono mai a rilassarsi e a vivere la vita.
A volte valori come “avere ragione” o “fare piacere agli altri” prendono un’importanza così grande nella vita di una persona da crearle problemi di relazione.
Inoltre, spesso sperimentiamo conflitti di valore: ad esempio, di fronte alla semplice decisione di cosa scegliere al ristorante. Possiamo aver molta voglia di ordinare quel dolce, ma, contemporaneamente, abbiamo deciso di dimagrire. In questo caso, la difficoltà riguarda la scelta tra ciò che conta adesso e ciò che è importante in una prospettiva a medio-lungo termine.
Se dobbiamo scegliere quale auto comprare faremo una serie di considerazioni, prendendo in esame diversi criteri:
- che consumi poco, anche se questo, probabilmente, la renderà meno potente
- che sia piccola e facile da parcheggiare, anche se questo, probabilmente, andrà a discapito della comodità
- che costi poco, anche se potrebbe andare a discapito della qualità
Approfondimenti:
- Come superare i conflitti interiori
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L’auto-organizzazione del nostro sistema di valori
Abraham Maslow definì una serie di valori e li sistematizzò in ordine di importanza, creando la sua Piramide dei Bisogni, caratterizzata da un ordine gerarchico con l’auto-realizzazione al primo posto e la sopravvivenza all’ultimo.
Per necessità, il sistema deve avere una sovrabbondanza di controllo potenziale cosicché il possesso delle informazioni necessarie e urgenti fa sì che l’autorità si costituisca in quella parte che la detiene. Questa struttura ha funzionato così bene nel corso dell’evoluzione, senza aver bisogno di evolversi essa stessa, che può essere indicata come la soluzione naturale all’organizzazione del comportamento adeguato. (W. S. McCulloch)
La mente cosciente tende a pensare in termini di gerarchie, mentre le istanze inconsce sono eterarchiche. (Steve Andreas)
Abbiamo spesso sperimentato che, di fronte ad un problema, fare una pausa o “dormirci su” è di grande utilità. E questo succede perché la pausa o il sonno fanno dileguare qualsiasi approccio cosciente che non abbia funzionato, e consente all’eterarchia di riprendere il sopravvento e di trovare una soluzione. Perché questo è il punto: non sempre permettiamo al nostro sistema etararchico di lavorare nel modo migliore.
Anche l’Esercito Israeliano, uno dei più avanzati al mondo, utilizza nell’organizzazione dei gruppi operativi il principio dell’eterarchia, in modo che il comando delle operazioni vada alla persona più adatta in quella situazione.
Se pensate di non conoscere i vostri valori, potete fare il seguente esperimento:
- ponetevi all’interno di una determinata situazione (nella realtà o con l’immaginazione, non c’è differenza) e verificare quanto vi trovate a vostro agio: questo vi darà la misura di quanto siano importanti per voi alcuni valori
- pensate all’ultima volta in cui avete tenuto un comportamento di cui non siete soddisfatti. Qual è il valore che vi ha spinto a mettere in atto quel comportamento? E quali valori avete momentaneamente accantonato in quell’occasione?
Trasformare se stessi con la programmazione neurolinguistica